caldaia elettrica

Caldaie elettriche: risparmiare sulla bolletta, sull’impatto ecologico ma non sul calore

Il mondo del riscaldamento casalingo negli ultimi decenni ha fatto passi da gigante e sono tuttora disponibili diverse opzioni tra cui scegliere per riscaldare l’acqua domestica. La tendenza negli ultimi anni è stata ed è ancora quella di cercare di percorrere due obiettivi comuni: da un lato far risparmiare il più possibile l’utente sulla bolletta, dall’altro proporre delle soluzioni che siano sempre di più ecologiche e ad impatto basso sull’ambiente.

Caldaie elettriche: caratteristiche principali

Questa tipologia di caldaia sfrutta la trasformazione dell’energia elettrica in calore per riscaldare l’acqua domestica. Il processo che porta al completamento di questa trasformazione si chiama effetto Joule e consiste nel passaggio di corrente attraverso un conduttore riscalda una resistenza che, a sua volta, per conduzione, riscalda l’acqua che vi passa attraverso. Le caldaie elettriche si presentano esteriormente esattamente come le caldaie a gas e non necessitano quindi di grandi opere di costruzione per essere installate. Si tratta di una scatola di metallo rettangolare da applicare appesa al muro, esattamente come una caldaia a gas, con la differenza che non essendoci un processo di combustione non sarà necessaria la presenza della finestrella per l’areazione.

Le caldaie elettriche domestiche possiedono normalmente una capacità dai 3 ai 35 kW e vengono alimentate da una corrente di 230 V fino a 6 kW e da potenze superiori con una corrente di 400 V. All’interno della cassa di metallo sono racchiuse le resistenze elettriche (circa 3-4), l’impianto di conduzione elettrica e le valvole di manutenzione e di sicurezza.

Regolare la temperatura dell’acqua con le caldaie elettriche

Esattamente come per le caldaie a gas, anche a quelle elettriche è possibile associare un termostato che funga da regolatore della temperatura così sarà possibile impostare sia la temperatura che il momento della giornata in cui si preferisce avere l’acqua riscaldata. Questo permetterà di ottimizzare i consumi e di risparmiare sulla bolletta. Per quanto riguarda il posizionamento della caldaia, essa può essere posizionata in qualsiasi ambiente della casa purché sia facilmente raggiungibile in caso di guasti o nel caso sia necessaria una manutenzione rapida. Le caldaie elettriche, tra l’altro, risultano decisamente meno pericolose perché non hanno un sistema di combustione al loro interno e per ciò possono essere collocate anche in una stanza frequentata normalmente dagli inquilini.

Caldaie elettriche amiche dell’ambiente

Questa tipologia di caldaia è sicuramente quella che verrà installata nelle abitazioni di nuovo costruzione: dal 2020 in avanti, infatti, è sancito dalla legge italiana, tutte le abitazioni di nuova costruzione devono essere ad impatto energetico quasi zero. A questo proposito, la combinazione ideale è quella tra la caldaia elettrica e i panelli fotovoltaici. Essendo richiesto, infatti, un certo quantitativo elevato di energia elettrica per far funzionare queste caldaie, integrare la produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici è un modo ecologico ed immediato per produrre ulteriore energia elettrica a partire dai raggi solari.

Costi e consumi delle caldaie elettriche

Il costo della caldaia elettrica dipende dalla sua potenza e quest’ultima ovviamente varia in base alle esigenze della casa in cui viene installata. Nel caso di una casa di 50 metri quadrati sarà necessaria una caldaia che eroghi una potenza di 5 kW/h; in questo il prezzo dello strumento sarà intorno ai 400-500 euro.

Autore dell'articolo: Andrea Minolli