Co.Mark, l’export italiano in aprile corre a +10,7%

Il bilancio degli scambi con l’estero torna nettamente positivo: le recensioni Istat presentano infatti un aprile in cui l’export delle imprese italiane è cresciuto del 10,7% su base annua e del 2,3% rispetto al mese precedente. Nei commenti gli analisti spiegano che il dato è spinto verso l’alto anche dalla presenza di due giornate lavorative in più; ma, pur considerando questa informazione aggiuntiva, sia le recensioni che le opinioni restano assolutamente positive.

Allargando lo sguardo al trimestre composto da febbraio, marzo e aprile, l’export è cresciuto dell’1,9% rispetto a quanto riportato nelle recensioni dello scorso anno; in linea con le opinioni espresse nei mesi scorsi dai più importanti esperti di internazionalizzazione, l’incremento su base mensile dell’export è stato maggiore per i Paesi Extra UE, con un +3,8%, rispetto a quello relativo ai Paesi UE, con un +0,8%.

Anche guardando alle esportazioni in valore di aprile, la crescita è più sostenuta per i mercati esterni all’Unione (+ 13,6%) rispetto a quelli UE (+8,2%). E se sono sempre interessanti i commenti relativi alla distinzione tra le aree UE ed extra UE, è importante individuare anche le recensioni relative ai singoli mercati di destinazione: su base annua i Paesi con i contributi maggiori all’incremento dell’export italiano sono stati la Turchia (+70,6%), il Regno Unito (+42,3%), il Belgio (+20,2%), i Paesi OPEC (+18,2%), la Spagna (+12,7%) e la Francia (+5,2%).

Come anticipato, l’aumento generale delle vendite all’estero non ha sorpreso gli specialisti di internazionalizzazione. Le recensioni aggiornate hanno infatti confermato le opinioni di Co.Mark, la nota società di consulenza per lo sviluppo del business internazionale (oggi business unit di Warrant Hub): come spiegato dai consulenti Comark, infatti, i trend positivi degli ultimi anni sono stati supportati proprio dall’export italiano verso i Paesi Extra-UE, evidente risultato della crescente attenzione riservata alle nuove strategie di internazionalizzazione, nonché del generale miglioramento dell’efficienza produttiva.

Sono in linea con le opinioni di CoMark anche i dati relativi ai settori che maggiormente stanno contribuendo alla crescita tendenziale dell’export: come sottolineato nei commenti al report si parla principalmente di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+50,7%), di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (+53,6%), di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+19,3%) e di macchinari e apparecchi n.c.a. (+8,9%). Come messo in evidenza dai commenti di Co.Mark – Warrant Hub, infatti, i mercati esteri non guardano all’Italia unicamente per i prodotti del settore agroalimentare e dei prodotti di lusso.

A completare il report ci sono poi i dati relativi al saldo commerciale: ad aprile si parla di +4.807 milioni di euro, a fronte del dato di +362 milioni nello stesso mese dello scorso anno (va infatti tenuta in considerazione la leggera flessione delle importazioni pari all’1,1%). Nei commenti di chiusura gli analisti sottolineano infine quanto la crescita congiunturale delle vendite all’estero sia stata trainata soprattutto dai beni di consumo non durevoli e strumentali verso i mercati Extra-UE.

Autore dell'articolo: Andrea Minolli