Il sushi bar è una tipologia di locale che ha da diversi anni – tutto è partito a metà degli anni ‘90 circa – un grandissimo successo. Per rendersene conto, basta fare un giro per le strade delle nostre città, dove le insegne si sprecano. Quando si nomina questa tipologia di attività, è necessario ricordare che, nonostante il mercato abbia visto una crescita notevole dei player negli ultimi anni, c’è ancora molto spazio. Come mai, nel 2021, vale ancora la pena aprire un sushi bar?
I motivi sono diversi. Tra questi, rientra senza dubbio la maggior consapevolezza sui benefici degli ingredienti utilizzati. Nel caso del salmone crudo, per esempio, si ha che fare con una delle più preziose fonti di grassi buoni omega 3, preziosi per via della loro capacità di tenere sotto controllo i processi infiammatori e di ossidazione dell’organismo.
Detto questo, non resta che entrare nel vivo dei passi pratici da prendere in considerazione per l’apertura.
Burocrazia
Partiamo dalle basi, approfondendo gli step burocratici. Nel momento in cui si punta ad aprire un sushi bar, è necessario gestire la procedura di apertura della Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate. Da non dimenticare è anche l’iscrizione alla Camera di Commercio e la Dichiarazione di Inizio Attività. Quest’ultima, va inviata al Comune dove è situato il locale.
Caratteristiche del locale
Per quanto riguarda le caratteristiche del locale, la prima cosa da ricordare è che l’estensione minima è di 40 metri quadri. Partendo da questo aspetto, si può poi decidere, a seconda dei dettagli specifici della situazione e dopo un’adeguata ricerca di mercato, se includere anche dei posti a sedere all’aperto.
Consigli per avere successo
A questo punto, è naturale chiedersi quali siano le raccomandazioni per dare vita a un’attività di successo. Prima di tutto, è opportuno puntare sulla massima qualità delle materie prime. Un altro consiglio da non dimenticare è quello di ricorrere a stoviglie monouso realizzate in materiali biodegradabili o compostabili.
Da non dimenticare è anche l’importanza di mettere in primo piano la creatività nel menu. Tra le dritte più utili al proposito rientra il fatto di includere anche il poke. Per essere precisi, è bene sottolineare che questo piatto non ha origini giapponesi. Risulta però molto apprezzato da chi ama il sushi.
Proseguendo con l’elenco delle dritte per raggiungere il successo quando si gestisce un sushi bar, un doveroso cenno deve essere dedicato alla tecnologia. Mettere a disposizione dei clienti dei totem per ordinare online i piatti è un’idea a dir poco comoda.
Non c’è che dire: non mancano davvero i consigli pratici per il successo di un sushi bar. Tra gli altri aspetti da considerare rientra l’efficienza nel food delivery. Un ulteriore aspetto sul quale vale la pena soffermarsi riguarda il marketing. Per differenziarsi rispetto ai concorrenti è fondamentale lavorare non solo sui social, ma anche sulle newsletter. Questo mezzo, grazie alla possibilità di mettere in primo piano sconti personalizzati e di lavorare sul linguaggio, consente di fidelizzare gli utenti.
Tornando a parlare di connubio tra sushi bar di successo e tecnologia, un doveroso cenno deve essere dedicato alla realizzazione di un’app ad hoc. Grazie a questa soluzione, è possibile ottimizzare le ordinazioni da casa. Chiaro è che, nel momento in cui si ha intenzione di commissionarne la realizzazione, è necessario promuoverla.
Tra le strade da considerare rientra senza dubbio la pubblicità sui social. In questo caso, è necessario stanziare un budget sia per le inserzioni vere e proprie, sia per la loro creatività. Non basta fotografare bene i piatti! Come già specificato parlando della newsletter, è essenziale anche il copy, grazie al quale è possibile fare leva sul valore e sull’unicità del proprio progetto, focalizzandosi sui vantaggi pratici per l’utente finale.