Scegliere prodotti biologici al giorno d’oggi significa avere a disposizione delle materie prime ricche di principi attivi vitali che rafforzano il metabolismo e le difese immunitarie, prevenendo il depositarsi di tossine chimiche nel corpo umano e rafforzando il processo generativo di tessuti e organi. Ma siamo sicuri che tutto il cibo spacciato per biologico nei ristoranti bio sia veramente tale?
Ristoranti biologici, cosa sapere
L’abitudine di mangiare fuori casa è diventata sempre più frequente, anche per gli italiani. I motivi dietro questa decisione sono tanti: ritmi frenetici, poco tempo per cucinare o semplicemente un modo per vivere la socialità e curare i propri rapporti interpersonali. Chi ama il bio, la scelta del ristorante non è da poco: mangiando tutti i giorni alimenti lavorati o semi lavorati, ma che non aiutano a seguire una alimentazione sana. Basta solo una cena al ristorante per mandare all’aria una dieta ipocalorica. I ristoranti biologici sono la soluzione al problema, un luogo dove è possibile gustare tante prelibatezze realizzate solo con materie prime biocertificate e prodotte senza l’ausilio di pesticidi o additivi di sintesi.
L’alimento biologico è quel cibo che recupera la capacità nutritiva tipica dell’ortofrutta dei nostri nonni quando si mangiava meno, ma molto meglio, come direbbero loro stessi. Un tempo non esistevano certo serre o stimolatori di crescita vegetale, tutto era in mano alle capacità del contadino che, con le sue braccia e con pochi strumenti, metteva l’anima nel coltivare un piccolo grande pezzo di terra. Adesso, con cibo biologico si intende:
– il prodotto ottenuto secondo le norme dell’agricoltura biologica importato da paesi terzi nell’ambito del regime di cui ai Reg. CE 834/07 e CE 889/08;
– il prodotto i cui ingredienti non hanno traccia di additivi, aromi, preparazioni microrganiche, sale, e affini, nonché coadiuvanti tecnologici utilizzati nella preparazione non indicati nel Reg. CE 889/08;
– il prodotto il cui ciclo produttivo sia totalmente libero dai cosiddetti OGM o sottoposti a trattamenti con ausiliari di fabbricazione e coadiuvanti tecnologici diversi da quelli consentiti nel regolamento del biologico, e che non abbiano subito trattamenti con radiazioni ionizzanti.
Perché il cibo biologico fa bene?
Scegliere di cibarsi con prodotti biologici è sinonimo di salute, lo dicono anche i medici. Essi sono molto ricchi di principi attivi vitali che rinforzano il metabolismo, eliminano le tossine chimiche accumulate nel corpo, stimolano la rigenerazione di organi e tessuti con un effetto ricostruente e anti-invecchiamento. Merito dei polifenoli e le loro proprietà antiossidanti, anticancro e antinfiammatorie che si concentrano in una parte che viene spesso scartata, ovvero la buccia. Gli alimenti bio contengono il 50% di sostanze in più, e questo si evince anche nella colorazione della stessa buccia, più intensa.
Ristoranti bio, sono veramente biologici?
Cari imprenditori ed esperti di Restaurant Business Coaching, è meglio essere onesti con i clienti, altrimenti ci possono anche essere i presupposti per essere accusati di frode in commercio. Si può essere sicuri che quello che si mangia in questi locali, o che si acquista, sia vero e autentico cibo biologico? Sicuramente, la legge impone di inserire nell’etichettatura dei vari prodotti tutte le informazioni necessarie al consumatore, compresi simboli, marchi e provenienza (in caso di prodotti importati, la dicitura UE o Paesi Extra-UE).
Perché la normativa sulla etichettatura distingue le informazioni obbligatorie, in assenza delle quali il produttore viene sanzionato, da quelle facoltative, che cioè sono inserite solo per un miglior uso od una miglior conoscenza del prodotto ma la cui omessa indicazione non comporta nessuna sanzione. Diverso è il discorso per i ristoratori, tenuti ad essere certi della provenienza e della tracciabilità delle loro materie prime per un fatto di igiene e salute pubblica, ma anche per non ingannare il cliente che pensa di assaggiare prelibatezze 100% biologiche.