A distanza di oltre vent’anni, il Censis, tramite una ricerca commissionata alla società Bayer, ha stilato una sorta di piccolo “censimento” del rapporto che intercorre tra gli italiani e il sesso nel terzo decennio del nuovo millennio. L’indagine ha raccolto quasi duemila interviste di persone d’età ricompresa tra i 18 e 40 anni, riservando alcune sorprese se rapportate con quanto dichiarato dagli abitanti del Belpaese un ventennio fa.
Tuttavia, l’emancipazione sessuale della popolazione italiana è in corso da svariati anni: i risultati del sondaggio, di conseguenza, possono stupire solo coloro che sono restati ancorati agli stereotipi di cinque lustri fa. Non si spiega, altrimenti, il successo dei siti di dating, piuttosto di quelli relativi ai professionisti del settore, come, per citarne uno a caso, i trans Torino, che raccolgono visite in misura costantemente crescente.
Gli italiani ed il sesso: un approccio più libero e coinvolgente
Scendendo maggiormente nel dettaglio, il 45% degli italiani dichiara di fare sesso almeno due o tre volte a settimana, il 9% addirittura tutti i giorni, una media di due rapporti sessuali a settimana, otto al mese: numeri in costante crescita rispetto a quanto dichiarato dagli abitanti dello Stivale vent’anni fa, che dimostrano come l’approccio al mondo sessuale sia certamente più libero e coinvolgente.
Quest’ultimo aspetto, conseguentemente, ha fatto modo che, col passare del tempo, sia aumentato anche il grado di appagamento personale: almeno il 50%, infatti, dichiara di essere soddisfatto della propria vita sessuale, mentre si registra un 5% che desidererebbe avere una vita sessuale meno intensa di quella attuale.
Significativi anche i dati riguardanti l’universo femminile. Il 61% delle donne, infatti, dichiara di aver avuto più partner negli ultimi dodici mesi, contro il 45% di vent’anni fa; un 15% ammette di avere avuto almeno sei partner differenti. Numeri inimmaginabili per come era concepita la società italiana sino a qualche decennio fa, che testimoniano come, tra le coperte, le donne abbiano sensibilmente diminuito le proprie inibizioni alla ricerca del piacere.
Ed è proprio la deflagrazione dei tabù uno degli aspetti maggiormente interessanti di questo sondaggio. L’80% delle donne, infatti, ammette senza alcun pudore di praticare sesso orale, mentre il 50% dichiara di praticare regolarmente l’arte della masturbazione reciproca col proprio partner e quelli occasionali. In aumento anche le pratiche sessuali più estreme: il 35%, infatti, dichiara di fare regolarmente sesso anale, una grande inibizione, storicamente, del mondo femminile.
Il ruolo della tecnologia nel rapporto tra gli italiani e il sesso
Quest’ultima tipologia di rapporto, però, è solo uno dei tanti definiti “estremi” a cui ricorrono gli uomini e le donne italiane a letto. Quasi il 25%, infatti, dichiara di dare un po’ di pepe al rapporto con l’utilizzo dei sex toys, un settore dell’industria a luci rosse che ha visto letteralmente impennare il proprio fatturato durante l’ultimo decennio. Particolarmente apprezzato anche il sesso di gruppo, che il 15% degli italiani dichiara di fare almeno una volta all’anno.
Anche la tecnologia, per quanto ovvio, gioca un ruolo importante nella sfera sessuale degli italiani. Almeno il 20%, infatti, dichiara di fare video o foto durante l’atto sessuale col proprio partner, un gioco che, purtroppo, è stato talvolta letale per alcune vittime del cosiddetto “revenge porn”. Internet, inoltre, è stato, molto probabilmente, il volano alla definitiva deflagrazione di alcuni antichi tabù.
Il primo, per quanto ovvio, riguarda la visione di filmati a sfondo pornografico. Sino a qualche anno fa erano pochi ad ammetterne la visione, passando, non di rado, per dei “pervertiti”. Oggi, invece, la radiografia fornita dal Censis è ben diversa: il 65% dei nostri connazionali dichiara di vedere filmati hard, di cui almeno un 25% in coppia col proprio partner. Un modo, come altri, per rendere più stuzzicante e giocoso il rapporto di coppia.