Imparare a ricamare: le basi da conoscere e come fare

Benché esistano dei macchinari che permettono di realizzare ricami perfetti dal punto di vista stilistico e formale, l’arte del ricamo a mano è ancora molto apprezzata, soprattutto nel caso in cui si vogliono ottenere dei risultati originali al 100%, che permettono di misurarsi con materiali differenti e con disegni di diverso genere. Quella del ricamo a mano, ovviamente, non è un’operazione molto semplice, soprattutto quando si tratta di imparare per la prima volta, poiché saranno numerosi gli indirizzi da considerare, soprattutto a proposito della strumentazione di cui servirsi e delle diverse tipologie di ricamo da ottenere. Per questo motivo, soprattutto per quanto riguarda le basi da conoscere, è opportuno offrire una guida precisa a proposito di come imparare a ricamare.

Scelta del materiale

Il primo passo, per imparare a ricamare, interessa la scelta del materiale utile per compiere il gesto caratteristico del ricamo. Si parte con il tessuto, per cui già è molto importante indirizzare la propria valutazione a seconda del tipo di preparazione che si ha nell’ambito del ricamo: se si è piuttosto principianti e si inizia per la prima volta, si consiglia di iniziare con un po’ di cotone o con una tela bianca, così da impratichirsi prima di iniziare a ricamare su tessuti molto più delicati e pregiati. Il tessuto dovrà avere una trama piuttosto fitta di almeno 11 fili per centimetro, soprattutto se il disegno che vuole essere realizzato è piuttosto carico di elementi e dettagli di ogni genere.

La proprio scelta non è ancora finita, soprattutto per quanto riguarda i materiali, poiché bisognerà proseguire con il filo da ricamo, che diventa parte fondamentale del proprio progetto soprattutto quando si inizia a ricamare in modo molto più serio, con fili specifici per il ricamo e non con filati più artigianali. Indipendentemente dal grado di preparazione, però, è opportuno scegliere in base al peso del filo, ovvero in virtù del numero di fili di cui questo è composto: maggiormente vuole essere dettagliato il ricamo da realizzare, più elevato dovrà essere il numero di fili, dunque il peso del filo da ricamo che si sceglie dovrà essere piuttosto doppio. Quando si acquista un filo da ricamo, bisogna sempre ricordare di chiedere specificamente per ricami a mano, dal momento che esistono numerose tipologie di fili da ricamo per macchina, che però non si adattano alla propria realizzazione. Anche lago sarà molto importante da scegliere ma, almeno per iniziare, si consiglia di orientare la propria selezione verso un ago numero 12 o 18, con punte più appuntite per riuscire ad ottenere un risultato più semplice, almeno inizialmente, rispetto alle punte arrotondate che richiedono maggiore manualità. 

Scelta del disegno

Dopo aver effettuato la propria scelta in termini di materiale, sarà necessario proseguire con la componente più artistica del ricamo, che interessa il disegno. Come gli esperti del ricamo sanno, esistono numerose tipologie di richiamo a mano che possono essere realizzate: dal caratteristico ricamo punto croce fino al ricamo punto francese, passando per il punto catenella. Ciò orienta la propria selezione anche in termini di realizzazione iniziale del disegno, ma è ovvio che, quando ci si interfaccia per la prima volta con il ricamo, si consigli un motivo molto semplice, con linee nette e pulite, così da iniziare a richiamare liberandosi delle prime difficoltà. Si consiglia, dunque, di realizzare disegni come fiori o stelle, per poi applicare il disegno sul tessuto. Fatto ciò, bisognerà guardare a quelli che sono i punti su cui applicare gli elementi del ricamo, così da selezionare anche i vari colori e i rilievi da ottenere, per creare gli effetti prospettici.

Realizzare il ricamo

Solo dopo aver fatto tutto ciò che precedentemente è stato specificato, si potrà iniziare con il ricamo, montando il cerchio, formato da due anelli in legno uniti da un fermaglio. Il cerchio dovrà essere tale da tenere il tessuto ben fermo, per poi iniziare a tagliare il filo e a lavorare con l’ago, realizzando prima il soggetto in primo piano, poi lavorando su tutti gli altri elementi che sono stati precedentemente indicati come parte dello sfondo o del secondo piano, così da creare dei giochi di luce e di ombra. Ci si renderà conto che, man mano che si lavora, si acquisirà maggiore confidenza con il ricamo, dunque non bisognerà tenere per primi errori, dal momento che sono assolutamente naturali.

Autore dell'articolo: Andrea Minolli