Ristrutturare l’esterno della casa: fasi, attività da svolgere, strumenti e costi

Quando si parla di ristrutturazione, molto spesso si fa riferimento a tutti quegli interventi che vanno necessariamente realizzati all’interno della propria casa. Tinteggiatura delle pareti, realizzazione di un pavimento solido e resistente, cambiamento negli infissi, rimodernizzazione di una stanza attraverso nuovi mobili o pezzi di arredamento e, qualora lo si desideri, cambiamento di colori, accessori e abbinamenti presenti all’interno della propria casa, per dare un nuovo volto stilistico al proprio ambiente: sono queste le azioni che, generalmente, fanno parte del programma generale degli interventi. Chi si trasferisce all’interno di una nuova abitazione, però, potrebbe trovare molto utile anche la ristrutturazione dell’esterno della casa stessa, poiché, molto spesso, ad essere più colpito da agenti atmosferici o, semplicemente, dal degrado e dall’usura è proprio l’ambiente esterno alla casa, che contribuisce alla stabilità e alla cura dell’appartamento. Qualora si voglia proseguire con una corretta ristrutturazione degli esterni, però, quali sono le fasi e le attività da svolgere, quali gli strumenti e i costi da sostenere?

Quando ristrutturare gli esterni della casa

Come per tutti gli interventi di manutenzione e di ristrutturazione da realizzare all’interno della propria casa, anche le fasi che verranno successivamente indicate hanno una deadline specifica: come hai detto precedentemente, nel caso in cui ci si voglia trasferire in un nuovo appartamento, potrebbe essere utile ristrutturare sia gli interni che gli esterni ma, per persone che vivono da più tempo in una casa, quando arriva il momento giusto per effettuare una buona ristrutturazione degli esterni? Secondo una buona norma convenzionale, l’azione potrebbe essere realizzata ogni 10 o 15 anni, ma possono esistere delle avvisaglie che permettono di rendersi conto di quando è arrivato il momento giusto per agire: muffa e umidità si iniziano ad accumularsi all’esterno della propria casa, spesso causando anche infiltrazioni d’acqua; intonaco rotto, che continua a sbriciolarsi e a cadere sul balcone o sulla pavimentazione del cortile, causando il proliferare della muffa; crepe o altre difficoltà in termini di assestamento dell’appartamento. Tutti questi sintomi incidentemente presentati sono da interpretare come segnali per intervenire con un rifacimento estetico e funzionale degli esterni della propria casa.

Le fasi della ristrutturazione degli esterni

Rispetto agli interventi che vengono realizzati all’interno della propria casa, che possono essere stabiliti in base alla cura delle singole stanze o al posizionamento dei vari oggetti e delle persone in una casa, per la ristrutturazione degli esterni si agisce in maniera completamente differente, avendo più tempo e spazio a disposizione. In genere, rifare la facciata della casa richiede quattro fasi: diagnosi preliminare, pulizia rimozione dell’intonaco, risanamento della facciata e installazione di un rivestimento estetico. Per quanto riguarda la prima fase, si tratta di un vero e proprio sopralluogo che permette di comprendere, da parte degli addetti ai lavori, quale sia lo stato del problema della facciata del proprio appartamento, in modo da iniziare a progettare la ristrutturazione della casa. Chiaramente, gli interventi possono essere differenti, in base allo stato del problema: possono esistere delle piccole crepe il cui risanamento è semplice o, in casi più complicati, degli stati di usura della facciata che richiedono un rifacimento completo, che presenta costi più elevati e tempistiche maggiori. Inoltre, bisogna anche valutare, nel caso di appartamento presente in un condominio, quale sia il proprio raggio di azione in termini di ristrutturazione, concordando con l’amministratore di un condominio gli interventi da realizzare.

Detto ciò, si inizierà con la fase di pulizia e rimozione dell’intonaco, che permette di valutare anche quale sia lo stato di usura della facciata, attraverso interventi che vanno dalla smacchiatura alla rasatura, passando per la nebulizzazione che rimuove lo sporco dalle pietre e dei mattoni, fino alla pulizia chimica in casi di degrado più marcati. Il trattamento successivo avviene con la sostituzione dei giunti usurati, che permettono di garantire una tenuta stagna della muratura, con l’eliminazione di tutte le crepe e con la rimozione delle macchie bianche che si creano sulla facciata, attraverso specifiche schiume che permettono di ripristinare il colore. Prima di ricostruire la facciata attraverso un intervento finale, che si serva di varie vernici o altri elementi decorativi, sarà necessario installare, in alcuni casi, il nuovo intonaco, soprattutto nel caso in cui la precedente è stato rimosso per rottura o stato di usura eccessivo. Si consiglia, in tal senso, di fare affidamento all’intonaco premiscelato, che garantisce sia una fase di installazione più semplice, sia una tenuta migliore in termini di resistenza.

Costi e tempi della ristrutturazione di una facciata

L’intervento di ristrutturazione della facciata presenta dei costi e dei tempi che cambiano a seconda dello stato di conservazione degli esterni della propria cassa ma, in termini generali, sarà comunque possibile indicare una cifra aleatoria da cui partire. I costi sono sicuramente molto elevati, dal momento che parliamo di un prezzo che va dai 50 ai 200 € per metro quadrato, che dovrà essere sostenuto in virtù dei macchinari e degli interventi da utilizzare. Quanto ai tempi, invece, sarà necessario attendere almeno qualche settimana, fino ad un periodo di circa due mesi per il completamento di tutta la facciata.

Autore dell'articolo: Andrea Minolli