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Tendenze del mercato automobilistico in Italia

Il periodo all’interno del quale l’Italia, e per la verità tutto il mondo, si è trovata catapultata non era certo preventivabile. Proprio in questi giorni le misure restrittive stanno vivendo i primi allentamenti programmati, con l’ingresso nella famosa Fase 2 che dovrebbe rappresentare il primo passo verso un ritorno alla normalità.

Una riconciliazione con il passato che tuttavia non sarà vissuta in maniera semplice dall’economia nel suo complesso, e da alcuni settori in maniera particolare. Ovviamente l’argomento di maggiore importanza negli ultimi mesi è stato sempre la sanità, come era giusto che fosse, ma la pandemia di Coronavirus ha portato danni in alcuni casi inquantificabili anche a livello economico, e molti ambiti faranno particolarmente fatica a risollevarsi.

Come si è modificato lo scenario

È il caso di tutti quei settori che non effettuano vendita al dettaglio, o che comunque non trattano merce di utilizzo quotidiano, prima necessità e – potremmo dire – “piccola taglia”. Un esempio su tutti è il settore del mercato automobilistico. È chiaro come in una situazione di questo tipo non solo comprare una nuova vettura sia stato nelle ultime settimane l’ultimo dei pensieri di qualsiasi cittadino, ma come questo modo di ragionare, effettivamente logico, sarà probabilmente alla base anche dei prossimi mesi.

Acquistare una nuova macchina d’altronde rappresenta una spesa consistente, e nella maggior parte dei casi questa operazione avviene per sostituire una vettura vecchia della quale si è già in possesso: in un periodo come quello attuale, caratterizzato inevitabilmente dalle ristrettezze economiche, spese come quella citata non vengono nemmeno prese in considerazione.

Ad ogni modo, per provare a fare un bilancio delle tendenze del mercato automobilistico in Italia, è possibile fare riferimento allo scenario precedente a questa improvvisa situazione. In che modo si strutturavano le vendite fino a pochi mesi fa? Quali erano le tipologie di macchine più apprezzate e quali invece quelle meno vendute? Proviamo a tracciare un quadro generale della situazione.

Quali erano le tendenze in Italia

Negli ultimi mesi i dati e le statistiche sono stati particolarmente indicativi sulle preferenze degli italiani in termini di autovetture. Per interpretarli è però chiaro che è necessario un certo background per quel che riguarda le competenze nel settore: non stupiscono infatti questi numeri se si è a conoscenza di tutti i vantaggi auto gpl così come se si è al corrente delle innovazioni apportate al settore negli ultimi anni.

Ad ogni modo i numeri parlano chiaro, e raccontano di una costante ripresa per quel che riguarda le auto a benzina: un settore che negli ultimi anni aveva vissuto un calo piuttosto importante e che è invece tornata in risalita costante, tanto che la sola estate 2019 era arrivata a registrare un +45% di vendite rispetto allo stesso periodo dell’annata precedente.

A fare da contraltare a questo ritorno di attenzioni per la benzina, i numeri erano in calo costante per quel che riguardava invece i modelli a gasolio ed in particolare quelli a diesel, che continuano ad essere caratterizzati da un andamento oscillante. Ad un periodo florido nel quale il diesel sembrava essere destinato a rappresentare per lungo tempo la prima scelta per gli italiani, hanno invece avuto seguito anni di calo costante.

Importante invece il capitolo relativo a tutte quelle vetture alimentate da fonti alternative: come abbiamo detto il gpl presenta numerosi vantaggi, così come il metano, e non sorprende quindi il fatto che entrambe siano in forte crescita. Una crescita che caratterizza per dire la verità anche l’elettrico, che però ad oggi resta ancora parecchio di nicchia a va a rappresentare un dato inferiore all’uno per cento delle immatricolazioni annuali in Italia.

Autore dell'articolo: Andrea Minolli